L’UNIVERSALE

Se l’Amore fosse un sogno
Mi avrebbero chiamata
Nel silenzio
Delle notti

Avrebbero presa la mia mano
Per portarla altrove
Dove la sofferenza
Scopre il mondo

E sarebbero stati grandi
I balli notturni
Tra le braccia di Dio

Ma tace, tace la terra
E vedo dentro te
Un dono del cielo

Che sosta
Soltanto
Nel momento in cui
Riconosci
La Sua solitudine ;

l’Amore
non più condizionato
Raggiunge la luce
Del tuo cammino
Un po’ confuso
lo sguardo Suo
Richiama l’Anima
Sulla tua pelle 
Ferita
Spaventata ;

Ma invece di fuggire
Scoppia
Una pace
Inamovibile,
Commossa 
Dal tuo abbraccio
Che non sapevi
Nemmeno Tu
Di essere
Così grande…

Oramai, per sempre.


Lou Petìt Ausèth   Scritta per Nico


Une réflexion sur “L’UNIVERSALE

  1. Giorgio de Pasquale dit :

    IMPROVVISO

    Un giorno
    Non importa quale
    Non era Natale
    C’era la neve
    Tu mi hai guardato
    Hai guardato me
    I tuoi occhi a forare la tristezza.
    Non era Natale
    C’era la neve
    Un passante freddo
    Ha detto qualcosa in fumo
    Mentre tu riempivi la vela del silenzio
    Col vento delle tue parole.

    Poi
    Succede sempre
    Una parola
    Non importa quale
    Non era amore
    C’era la neve
    Una parola senza forma
    Quasi senza accento
    Ha ucciso il sole
    Che non era sorto.
    Non era amore
    Amore di un inverno
    Di quest’inverno che non vuol finire
    C’era la neve
    Neve bianca come neve
    Di questa neve che non vuol sparire.

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